Offendere un magistrato – sia questo requirente o giudicante – nel corso di un’udienza costituisce reato, così come previsto dall’articolo 343 del codice penale, rubricato come “Oltraggio a un magistrato in udienza”.
Secondo detta norma,
“Chiunque offende l’onore o il prestigio di un magistrato in udienza è punito con la reclusione fino a tre anni.
La pena è della reclusione da due a cinque anni, se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.
Le pene sono aumentate se il fatto è commesso con violenza o minaccia”.
La disposizione è posta a tutela del decoro e dell’onore dell’autorità giudiziaria nell’espletamento delle proprie funzioni.
Il reato in oggetto non risulta integrato nell’ipotesi in cui trovi applicazione l’esimente della reazione agli atti arbitrari, prevista dall’articolo 393 bis del codice penale.
Avv. Tommaso Barausse